Tutto il mondo è un palcoscenico
e gli uomini sono soltanto degli attori,
che hanno le loro uscite e le loro entrate.
E ognuno,nel tempo che gli è dato
recita molte parti...
William Shakespeare
e gli uomini sono soltanto degli attori,
che hanno le loro uscite e le loro entrate.
E ognuno,nel tempo che gli è dato
recita molte parti...
William Shakespeare
BENVENUTI NEL MIO BLOG
domenica 27 giugno 2010
venerdì 25 giugno 2010
La magica notte di San Giovanni
Secondo le antiche tradizioni,la notte tra il 23 e il 24 giugno
il mondo naturale e soprannaturale si compenetrano e accadono
"cose strane" come viene ricordato anche da Shakespeare nel
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE",
che viene infatti chiamata anche La notte delle streghe,
si credeva che in questa data le streghe si riunissero,
approfittando della congiunzione particolare degli astri,
nei boschi e lungo i sentieri bui, fino all'alba, ed è per questo motivo
che le erbe raccolte in questa notte,prima del levar del sole, bagnate dalla rugiada, acquistano un significato magico….
Nelle diverse culture, il solstizio d'estate viene festeggiato in modi diversi.Nelle campagne del Nord Europal'attesa del sorgere del sole era propiziata dai falò accesi
sulle colline e sui monti, per mettere in fuga le tenebree con esse gli spiriti maligni, le streghe e i demoni vaganti nel cielo.
Attorno ai fuochi si danzava e si cantava e la notte era pervasa di magia: le acque sussurravano parole cristalline,le fiamme creavano giochi di luce nell’aria scura, il Male si dissolveva sconfitto…
Nella religione dell'antica Grecia,il solstizio d'estate era considerato
la "porta degli uomini",mentre il solstizio d'inverno era la "porta degli dei".I solstizi, dunque, nell'antica Grecia erano un confine tra il mondo degli umani e l’immortalità degli dei ….
A Roma, in età medievale, c'era l'usanza di mangiare, danzare, giocare
e cantare all'aperto e nelle osterie in attesa del sorgere del sole.
Accanto al fuoco, che aveva una funzione liberatoria, vi era la rugiada dalle virtù fecondatrici:
le giovani spose, che volevano ottenere figli, si recavano sul monte Testaccio e si sedevano sollevavano le vesti sopra l'erba umida per un intimo lavacro propiziatorio.
I solstizi erano anche festeggiati dalle grandi civiltà dell'America precolombiana,in Perù per esempio, il dio sole, Inti, che era anche l'Imperatore, riceveva grandi sacrifici di animali ed offerte naturali, in modo propiziatorio perché i raccolti estivi fossero abbondanti.
In Bretagna, c'era la stravagante usanza di far dondolare i bambini per nove volte davanti al fuoco, cosicché crescessero robusti.
Davanti alle fiamme, inoltre, si disponevano delle pietre per fare in modo che gli avi defunti si riscaldassero.
mercoledì 2 giugno 2010
DONNE E STORIA
CATERINA LA GRANDE
Natale 1743-Zerbst-Pomerania
La famiglia del principe Cristiano Augusto festeggia il Natale
nel castello di Zerbst in Pomerania, quando una staffetta arriva
di corsa con un dispaccio imperiale:è la convocazione alla corte
di San Pietroburgo per la principessa Giovanna e la figlia Sofia,
Figchen in famiglia,con la raccomandazione perentoria di partire
subito.E’ inverno e le due donne viaggiano per giorni e giorni in una fredda carrozza, alloggiando in locande gelide e mal tenute,
finchè varcano i confini di uno spendido reame dalle cupole d’oro.
Sono attese da una carrozza ben riscaldata scortata da soldati in
spendide uniformi e scortate alla corte di San Pietroburgo dove
finalmente incontrano la zarina Elisabetta e Pietro,il suo erede
e promesso sposo di Sofia-Fichen.
La principessina è appena 14enne,ma si cala a meraviglia nella
parte di futura imperatrice e inizia la sua “russificazione”che la
porterà, appena un anno dopo,ad una professione di fede
con accento perfettamente russo,toccando, tra la commozionegenerale, genialmente i cuori più sensibili che la vedono pregare
da vera russa -ortodossa.L’anno dopo nel duomo di Kazan sposerà
il folle Pietro,l'erede al trono di tutte le Russie.
Ottobre 1762-Caterina II cinge la corona degli Zar. Un taglio netto
col ilpassato:17 anni di solitudine,di falsi sorrisi,di tensione continua
per non tradirsi,per non rimanere invischiata negli intrallazzi politici,
una vita familiare di amarezze e umiliazioni.Caterina è finalmente sola
col potere.E’ piacente,ha un bel portamento,colta,aggiornata,sa ben
parlare,adattarsi a tutto quando vuole,e sa ben usare l’arma della
seduzione,che anche in una sovrana non guasta.Governerà a lungo,
con equilibrio,portando una ventata di novità nella decrepita Russia,
è amica di illuministi famosi,come Voltaire,Diderot,Montesquieu,ha
la penna facile e ad essi scrive per anni,intrecciando flirts letterari
non meno appassionanti e appassionati di quelli amorosi.
E...l'amore,non si sposerà mai più,dopo il folle Pietro,da cui per fortuna
rimane vedova,ma in compenso avrà un folto stuolo di amanti,sempre più
giovani e prestanti,man mano che invecchia e che ricompenserà lasciandoli
ricchissimi e potenti.
Natale 1743-Zerbst-Pomerania
La famiglia del principe Cristiano Augusto festeggia il Natale
nel castello di Zerbst in Pomerania, quando una staffetta arriva
di corsa con un dispaccio imperiale:è la convocazione alla corte
di San Pietroburgo per la principessa Giovanna e la figlia Sofia,
Figchen in famiglia,con la raccomandazione perentoria di partire
subito.E’ inverno e le due donne viaggiano per giorni e giorni in una fredda carrozza, alloggiando in locande gelide e mal tenute,
finchè varcano i confini di uno spendido reame dalle cupole d’oro.
Sono attese da una carrozza ben riscaldata scortata da soldati in
spendide uniformi e scortate alla corte di San Pietroburgo dove
finalmente incontrano la zarina Elisabetta e Pietro,il suo erede
e promesso sposo di Sofia-Fichen.
La principessina è appena 14enne,ma si cala a meraviglia nella
parte di futura imperatrice e inizia la sua “russificazione”che la
porterà, appena un anno dopo,ad una professione di fede
con accento perfettamente russo,toccando, tra la commozionegenerale, genialmente i cuori più sensibili che la vedono pregare
da vera russa -ortodossa.L’anno dopo nel duomo di Kazan sposerà
il folle Pietro,l'erede al trono di tutte le Russie.
Ottobre 1762-Caterina II cinge la corona degli Zar. Un taglio netto
col ilpassato:17 anni di solitudine,di falsi sorrisi,di tensione continua
per non tradirsi,per non rimanere invischiata negli intrallazzi politici,
una vita familiare di amarezze e umiliazioni.Caterina è finalmente sola
col potere.E’ piacente,ha un bel portamento,colta,aggiornata,sa ben
parlare,adattarsi a tutto quando vuole,e sa ben usare l’arma della
seduzione,che anche in una sovrana non guasta.Governerà a lungo,
con equilibrio,portando una ventata di novità nella decrepita Russia,
è amica di illuministi famosi,come Voltaire,Diderot,Montesquieu,ha
la penna facile e ad essi scrive per anni,intrecciando flirts letterari
non meno appassionanti e appassionati di quelli amorosi.
E...l'amore,non si sposerà mai più,dopo il folle Pietro,da cui per fortuna
rimane vedova,ma in compenso avrà un folto stuolo di amanti,sempre più
giovani e prestanti,man mano che invecchia e che ricompenserà lasciandoli
ricchissimi e potenti.
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