Tutto il mondo è un palcoscenico
e gli uomini sono soltanto degli attori,
che hanno le loro uscite e le loro entrate.
E ognuno,nel tempo che gli è dato
recita molte parti...
William Shakespeare

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lunedì 3 gennaio 2011

I FIGLI


I vostri figli non sono figli vostri... sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell'avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L'Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell'Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l'arco che rimane saldo.
KAHLIL GIBRAN

1 commento:

Linasolopoesie ha detto...

MARZIA .
Che bello la poesia di KAHLIL GIBRAN
L’amore… questo sconosciuto… Quante parole sono state dette e scritte in nome di questo sentimento così inflazionato e, nonostante tutto, ancora avvolto da un magico alone di mistero. L’amore spazia, all’interno di vastissime regioni dell’essere umano, dall’emozione più terrena e viscerale al più nobile e puro dei sentimenti spirituali. In questo immenso mare l’uomo si dibatte, spesso in preda a profondi conflitti.
Può rappresentare un esempio significativo, pur non essendo assolutamente l’unico, l’amore materno combattuto tra il desiderio egoistico di “possesso” nei confronti delle “proprie creature” e il desiderio di concedere ai propri figli la libertà di intraprendere la loro strada, qualunque essa sia e ovunque essa li porti. Analogamente ogni vive il conflitto tra l’istinto di protezione e la latente consapevolezza che i figli debbano, a un certo punto della loro esistenza, emanciparsi assumendosi la responsabilità delle proprie azioni e, nel caso, anche dei propri errori.
CIAOOO E BUON INIZIO DI SETTIMANA UN GRANDE ABBRACCIO LINA